giovedì 24 settembre 2009

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E' l'eco di una stanza abbandonata quello che sento. Sento solo un eco perché ci sono simboli e parole che a volte proprio non si capiscono. Ma, maledettamente esiste un modo per cui quelli che vorresti incessantemente ripudiare vengono compresi più di ogni altra cosa. Ho sentito quel laccio toccare la mia pelle e il mio cuore non ha perso nessun battito l'altra notte. Mi sono sentita indifferente agli eventi. Estranea. Lontana, non so dove. Forse non ero in un posto preciso, forse non c'ero proprio, io non mi sentivo affatto. Non so se l'effetto della lontananza abbia provocato un'assenza anche dell'anima o di qualsiasi pulsazione. Reinterpreto parole affievolite un attimo prima prima che tornassi.

Sento inclinazioni perdersi
i sogni frammentarsi
la stanchezza debordare
il corpo ri-adagiarsi a terra
i pensieri raggomitolarsi
il cuore battere silenziosamente
il respiro rallentare.
Il mio corpo non è più qui
gli occhi non riconoscono.
Non ho voglia di ricostruirmi
collezionerò giorni di pioggia
e silenzi
nell'indifferenza di me in me
sono a viso scoperto
graffiate il vuoto non sentirò.
.
La luce è di nuovo spenta.
Credo di essere frammentata e persa.

6 commenti:

  1. una stanza da abitare. nuova_mente.

    "Non so se l'effetto della lontananza abbia provocato un'assenza anche dell'anima o di qualsiasi pulsazione": così come l'ammmore entra dagli occhi, allo stesso modo se ne va.

    "Le era entrato nel cuore.

    Passando dalla strada degli occhi e delle orecchie

    le era entrato nel cuore.

    E lì cosa faceva?

    Stava.

    Abitava il suo cuore come una casa [V. Lamarque]

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  2. Queste parole che mi hai donato sono meravigliose.
    Grazie.
    Posso inchinarmi ad O'K?

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  3. i post non si leggono, si commentano e basta.

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  4. puoi inchinarti solo se l'inchino è come quello della foto.

    in quel caso, mi dimenticherò della solita citazione di Brecht "E' stato molto tempo fa, e ora non so più nulla di lei che una volta era tutto. Ma tutto passa".

    Con un inchino del genere, tutto torna.

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  5. E no!
    Così non si può, non vale cribbio!

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