sabato 15 gennaio 2011

"Chiesi a Eduardo: credi che il desiderio di orge sia uno di quelle esperienze che bisogna portare fino in fondo? E, dopo averla vissuta, si può procedere, senza che ritornino gli stessi desideri?"
"No," disse lui.
"La vita dei liberi istinti è fatta di strati. Il primo strato conduce al secondo, il secondo al terzo e così via. E alla fine conduce a piaceri anormali."
Come riuscissimo Hugo e io a conservare il nostro amore nel pieno scatenamento degli istinti, lui non riusciva proprio a capirlo. Le esperienze fisiche, se mancano delle gioie dell'amore, si affidano alle perversioni per ottenere il piacere. E i piaceri anormali finiscono per uccidere il gusto per quelli normali.
[...] Tuttavia la minaccia di quegli istinti ribelli è sempre lì, al centro stesso del nostro amore.

Anais Nin - da Henry e June

6 commenti:

  1. io non credo che i desideri cosidetti anormali uccidano quelli normali né che non debbano essere realizzati per il timore di non potersi più fermare, anzi.
    è un modo per verificare la propria essenza ed anche i propri limiti. ci si spinge sin dove la curiosità ci porta e poi si traccia la linea di confine.
    questo evita la minaccia di istinti ribelli: non sono più ribelli perchè domati da noi stessi.

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  2. Mi piaceva riportare ai giorni nostri queste parole di Anais, concorde con gli strati che conducono ai vari livelli, credo che come dici tu sia addirittura importante cercarli i nostri limiti o non sapremo mai chi siamo totalmente.

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  3. neanche la taranta è mai andata cosi lontano dal giusto

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  4. Bella foto. Belle parole. Bella tu Amica.

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