lunedì 25 gennaio 2010

"Tu che t'insinuasti come una lama
nel mio cuore gemente;
Tu che forte come un branco di demoni
venisti a fare folle e ornata,
del mio spirito umiliato il tuo letto
e il regno-infame a cui, come il forzato alla catena,
sono legato: come alla bottiglia l'ubriacone;
come alla carogna i vermi;
come al gioco l'ostinato giocatore,
che sia maledetta.

Ho chiesto alla fulminea spada, allora,
di conquistare la mia libertà;
ed il veleno perfido ho pregato di soccorrer me vile.
Ahimè, la spada ed il Veleno, pieni di disprezzo,
m'han detto: "Non sei degno che alla tua
Schiavitù maledetta ti si tolga, imbecille!
Una volta liberato dal suo Dominio,
per i nostri sforzi, tu faresti rivivere il cadaver
del Tuo Vampiro, con i baci tuoi!"

-Charles Baudelaire-

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